Otto mesi dopo aver richiesto un risarcimento danni alle compagnie navali americane per le quali ha lavorato, M. R. ottiene più di 1.400.000 dollari, come indennizzo del mesotelioma che lo ha colpito, causato dall’esposizione alle fibre di amianto.
La storia di M.R. inizia a Taormina, nel 1935, ma si sposta presto a Torre del Greco, luogo in cui M.R. incontra la sua futura moglie, la donna con la quale avrà tre figli, ma anche il luogo che rappresenta un futuro lavorativo come marittimo, come tanti prima di lui.
Lontano da casa, imbarcato per lunghi periodi, M.R. dedica venticinque anni alla sala macchine delle navi, prima come Allievo capitano, poi come Ufficiale e, infine, da Direttore. 23 anni su navi italiane e poco più di 2 per compagnie petrolifere americane.
Proprio quei 2 anni, a contatto con l’amianto presente sulle navi, saranno decisivi per la sua salute. M.R. si ammala di mesotelioma ma scopre di essere malato molti anni dopo essere sbarcato dalle “sue” navi.
Dopo la diagnosi M.R. e la sua famiglia non si lasciano abbattere, decisi a ottenere giustizia. Il giudizio viene incardinato a giugno del 2020 presso la Corte Superiore della California, a Los Angeles. M.R. non è nelle condizioni di viaggiare e partecipa alle fasi del processo in videoconferenza dalla sua casa di Torre del Greco. Riesce a ottenere un risarcimento che sicuramente non gli potrà restituire la salute di un tempo, ma che rappresenta una vittoria della giustizia.